VICTORIA AVEYARD
◢ editore mondadori ◢ pagine 315
◢ saga red queen #2 ◢ prezzo 19.9o€
TRAMA
RECENSIONE
Non farsi investire dal fenomeno della Regina Rossa è praticamente impossibile.◢ editore mondadori ◢ pagine 315
◢ saga red queen #2 ◢ prezzo 19.9o€
TRAMA
Il suo sangue è rosso – come quello della gente comune – ma lo straordinario potere di controllare i fulmini, che nessun Argenteo possiede, rende Mare Barrow un'arma sulla quale il Palazzo vorrebbe riuscire a mettere le mani. Tutta la corte la considera un'eccezione, ma non appena Mare riesce a sfuggire a Maven, il principe – e prima ancora l'amico – che l'ha tradita, scopre una verità sconvolgente: lei non è affatto un'eccezione. Perché di giovani Rossi e Argentei ne esistono molti altri.
Inseguita da Maven, diventato un sovrano crudele e vendicativo, Mare fa di tutto per trovare e reclutare altri guerrieri Novisangue che si uniscano alla lotta dei ribelli contro il re oppressore. Nel farlo, però, entra in un territorio molto pericoloso, dove rischia di diventare proprio come i mostri che sta cercando di sconfiggere.
Riuscirà a sopportare il peso delle vite che dovranno essere spezzate durante la ribellione? O la slealtà e il tradimento subiti l'avranno indurita per sempre?
Nel secondo elettrizzante romanzo di Victoria Aveyard, la lotta dell'esercito ribelle contro un mondo ingiusto, dove è considerato normale segregare le persone in base al colore del loro sangue, costringerà Mare ad affrontare il lato oscuro che piano piano si è fatto largo nel suo animo.
RECENSIONE
Dopo aver conquistato il mondo e gli scaffali di ogni libreria col primo volume, che ci introduceva al mondo scisso a metà di Mare Barrow, Victoria Aveyard torna con un sequel che non delude le aspettative.
Spada di Vetro si presenta conturbante e travolgente, con un cambio totale di ambientazione e un capovolgimento di ruoli.
In seguito al tradimento di Maven, il principe a cui era promessa e con il quale si era unita alla Guardia Scarlatta, Mare è costretta a fuggire e a nascondersi per cercare di salvare la sua vita e quella di coloro che ama.
Assieme a Cal, l'ormai ex principe ereditario, contro il quale suo fratello e la sua matrigna hanno complottato per ottenere il trono, al suo ritrovato fratello Shade e a buona parte della Guardia Scarlatta, Mare scappa fino a Naercy, dove Maven è già lì ad attenderla...
Il romanzo inizia esattamente dove si era fermato e ci catapulta immediatamente nel bel mezzo dell'azione, riempiendoci di adrenalina già dai primi capitoli.
Mare non solo ha scoperto che suo fratello è vivo ma che è come lei, un Rosso con i poteri di un Argenteo, eppure più forte di entrambi. Questo le fa comprendere in modo reale che lei non è l'unica, che ci sono altri come lei lì fuori e che lei deve assolutamente trovarli, prima che lo facciano i suoi nemici.
Affidandosi alla lista di Julian, grazie alla quale lei conosce sia nomi che indirizzi di tutti i Novisangue, Mare sfiderà il tempo per cercare di salvare i suoi simili.
Mentre Regina Rossa era ambientato tra i tranelli e le indiscrezioni della Corte, Spada di Vetro ci fa sorvolare tutto il territorio di Norta, su isole celate dall'oceano a città mercantili fino ad arrivare al silenzio dei boschi, facendoci assaporare il lato futuristico e distopico della storia.
Mare passa dal doversi nascondere sotto le sembianze di Mareena Titanos, a una fuga senza sosta, non più celando cos'è e cosa la sua esistenza potrebbe significare.
"Devo tornare a indossare la maschera ed essere la sparafulmini di cui hanno bisogno."
Ho ancora molti dubbi riguardo questo romanzo, ma quel che è certo è che è riuscito a tormentarmi per giorni.
Victoria Aveyard è tanto giovane quanto talentuosa, è riuscita a spostarsi nettamente dalle similitudini che potevano accomunare Regina Rossa con altri romanzi di successo, cercando di delineare per bene la sua strada e il suo stile.
Nonostante anche in questo volume ci sia stato un dettaglio che poteva benissimo essere eliminato e che è praticamente spiccicato a un particolare presente ne Il Dominio del Fuoco.
I punti di forza del romanzo sono molti, innanzitutto l'azione è sempre presente, tanto da lasciare buchi notevoli nei rari momenti in cui i personaggi hanno giusto un paio d'attimi di respiro. La ricerca dei Novisangue è totalmente imprevedibile e riempie di curiosità il lettore che vuole sapere quali nuovi poteri e personaggi l'autrice ha in serbo per lui.
L'ambiguità morale è certamente il punto di forza e di distinzione della Aveyard, la quale struttura la trama e i caratteri su zone grige. Mare stessa è una protagonista oscura, nutrita da più demoni che da luce, egoista, sadica, arrogante. Un'eroina molto imperfetta, senza scrupoli e dotata di poca empatia.
Il che ci porta ai lati negativi di questo libri: Mare.
Mare è una pessima persona e una pessima narratrice. Se da un lato il tentativo della Aveyard di costruire una protagonista più umana possibile è positivo, dall'altro la riuscita rende Mare parecchio sgradevole e, francamente, meno umana del previsto.
Non lascia spazio alla caratterizzazione di tutti gli altri personaggi, che figurano semplicemente come comparse e, a parte Cal e Kilorn, non sappiamo assolutamente niente di loro.
Shade è probabilmente il personaggio più bistrattato esistente nell'universo degli young adult, con una decina di battute scarse per tutto il romanzo e che sembra esistere al solo scopo di servirsi del suo potere quando le cose vanno male.
Victoria Aveyard bullizza i suoi personaggi. |
Il modo in cui i personaggi vengono trattati - diciamo anche ignorati - sia dall'autrice che da Mare è un difetto insormontabile del romanzo.
Mare si arroga la gloria di ogni azione vittoriosa, considerandosi l'unica artefice e salvatrice delle vicende, passando dal lodarsi, ricordandoci per circa 8639287 volte di essere la piccola e invincibile sparafulmini, al compiangersi addosso per tutto quello che ha dovuto subire e per tutta la sofferenza che ha provato a causa di Maven.
@Mare with love |
Non ci sei solo tu.
Il personaggio di Cal, che io definirei la reale vittima della situazione, è quello con il quale sono riuscita a legare meglio.
Maven, il dolce principino rivelatosi il vero antagonista della storia, compare fisicamente molto poco in questo volume, ciononostante il pensiero del suo arrivo e lo sconforto per il ragazzo che ha finto di essere gravano in ogni pagina, pressando Mare e ricordandole l'insegnamento che perfino la copertina non fa che rammentarci: chiunque può tradire chiunque.
Maven è un personaggio particolare che come "cattivo" abbiamo visto molto poco, ma conosciamo le sue scelte e le conseguenze che hanno portato, e per ora è certamente uno dei personaggi più intriganti, in bilico tra un ragazzino manipolato e uno psicopatico.
Considerato lo sconvolgente finale, sono certa che nel terzo libro della saga verrà riservato molto più spazio al suo personaggio, con la speranza che l'autrice riesca a mostrarci a dovere la sua caratterizzazione.
In definitiva, un romanzo nettamente superiore al precedente, ricco di intrighi e dettagli sconvolgenti, dove la tensione amorosa è comprensibilmente e sfortunatamente lasciata in disparte (avrei preferito più scene romantiche, soprattutto considerato che la chimica tra Mare e Cal si è fatta più intensa e complice), con purtroppo uno spazio troppo ridotto per i personaggi secondari e con un finale che lascia senza fiato.
3 peperoni e mezzo / 4 peperoni (sono ancora indecisa...)
effy
Io non sono riuscita a sopportare Mare in questo libro, nel primo ancora ancora ma qui l'ho trovata ripetitiva fino alla nausea.
RispondiEliminaCon questo romanzo è riuscita a guadagnare posizioni nella lista delle peggiori protagoniste ._.
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