sabato 12 dicembre 2015

recensione: THE QUEEN OF THE TEARLING

THE QUEEN OF THE TEARLING
ERIKA JOHANSEN

 editore multiplayer edizioni ◢ saga The Queen of the Tearling #1
prezzo 19.oo ◢ pagine 400ca



TRAMA
Il giorno del suo diciannovesimo compleanno la principessa Kelsea Raleigh Glynn, cresciuta in esilio, parte per un pericoloso viaggio alla volta del castello in cui è nata per salire al trono che le spetta di diritto. Kelsea è una ragazza determinata che adora leggere e imparare e che somiglia ben poco a sua madre, la fatua e frivola regina Elyssa. Kelsea sarà pure inesperta, ma non è indifesa: al collo porta lo zaffiro di Tearling, un gioiello dagli immensi poteri magici, ed è accompagnata dalla Guardia della Regina, un gruppo scelto di coraggiosi cavalieri guidato dall'enigmatico e fedele Lazarus. Kelsea avrà bisogno di tutti loro per sopravvivere alla cabala di nemici che cercherà di impedire la sua incoronazione con ogni mezzo, da sicari con mantelli rossi a tremendi incantesimi di sangue. Nonostante il suo sangue reale, Kelsea è ancora una giovane piena di insicurezze, una bambina chiamata a guidare un popolo e un regno dei quali non sa praticamente nulla. Quello che scoprirà nella capitale, però, cambierà tutto, mettendola di fronte a orrori inimmaginabili. Sarà un gesto semplice quanto audace a gettare il regno nel caos, scatenando la vendetta della tirannica sovrana della vicina Mortmesne: la Regina Rossa, una strega posseduta dalla magia oscura. Kelsea dovrà scoprire di chi fidarsi tra i suoi servitori, i nobili di corte e le sue stesse guardie del corpo. La sua missione per salvare il regno e compiere il suo destino è appena cominciata: Kelsea dovrà affrontare un viaggio alla scoperta di sé stessa e una prova del fuoco che la faranno diventare una leggenda... se solo riuscirà a sopravvivere.

RECENSIONE
Kelsea Releigh Glynn è una ragazza di diciannove anni, erede al trono del regno del Tearling. Per tutta la vita ha vissuto in un cottage nella foresta, dove è stata preparata a regnare dai suoi maestri: Carlin le insegna la storia delle epoche passate, mentre Barty le insegna a difendersi (dovrebbe). Il giorno del suo diciannovesimo compleanno, un lungo e pericoloso viaggio l'attende: dovrà attraversare l'intero regno per arrivare a Nuova Londra, la sede del palazzo reale dove dovrà essere incoronata regina. Durante il percorso sarà accompagnata dai cavalieri della guardia della regina, che hanno il compito di proteggerla dai numerosi attentati alla sua vita da parte dello zio, che ha intenzione di mantenere il suo status di reggente insieme a tutti i suoi privilegi.

La storia è ambientata in un lontano futuro, dove si ha fondamentalmente una regressione al medioevo. C'era stata un'epoca precedente al racconto che dovrebbe coincidere con la nostra, ma non viene spiegato né il come né il perché questa "transizione", che nel libro viene chiamata "Passaggio", è avvenuta. Per me, che sono affezionata al background, sia storico che sociale che politico, tutto ciò è una grande delusione, ma non perdo le speranze, infondo è solo il primo libro di una trilogia!
 Le poche cose che conosciamo dell'epoca attuale è che c'è un regno che domina su quelli circostanti: il Mortmesne ed è governato dalla regina cattiva della situazione, conosciuta da tutti col nome di "Regina Rossa". La struttura sociale vede, per quanto riguarda la forma di governo, una monarchia con a capo un re, o come in questo caso una regina, circondata da guardie e servitori, e nella scala gerarchica sotto di essa ci sono i nobili, e in ultimo la gente povera che muore di fame -wow-. Come in ogni medioevo che si rispetti, c'è un altro organo sociale molto importante: la Chiesa di Dio, comandata da una sorta di Papa -wow al quadrato-.
Nessuno di questi punti è stato, secondo me almeno, adeguatamente approfondito. Il ruolo della chiesa è un'immensa incognita, tanto che non fa altro che disturbare l'intera storia con le sue azioni immotivate. La fascia della popolazione che versa in stati di povertà che fanno invidia anche all'Africa, può essere paragonata, cerebralmente parlando, ad un branco di pecore, ma ahimè, quando i bisogni primari non sono soddisfatti è dura per il cervello.
Non mi dilungo ulteriormente o rischio di rovinarvi le altre sorprese! -wow alla massima potenza-.
 Per quanto riguarda i personaggi, la protagonista Kelsea Glynn, non inizio lanciandole addosso delle verdure inutilizzabili anche se dovrei, passa la sua intera vita chiusa in una casa senza vedere quasi mai nessuno se non contiamo i suoi tutori, nonostante questo, sembra che sappia tutto su come funziona il mondo -non scendo nei particolari-. Ha un rapporto molto complicato col suo aspetto esteriore, dopo che per un'unica volta scorge il suo riflesso sulla sponda di un lago a tredici anni, pensa di essere "brutta". Per essere una che ha vissuto diciannove anni chiusa in un cottage sperduto, mi sembra che anche la stessa concezione del "bello-brutto", la quale si basa su stereotipi creati dalla società, sia difficilmente attuabile nel suo caso. Quindi cara autrice, non potevi inventarti un altro modo per crearle dei disagi con se stessa? Non ci vuole mica tanto. Oltre queste turbe psichiche poco sensate, la nostra protagonista è una di quelle che : "Salviamo il mondo!" oppure "Faccio sempre la cosa giusta!" e, in sostegno del suo buon proposito, la prima cosa che fa per realizzare questo utopico desiderio é quella di creare il pretesto per una guerra. Che dire, funzionerà sicuramente! 
Non dimentichiamo le guardie della regina, capitanate da "Mazza Chiodata", che ci danno il benvenuto ad un'allegra bevuta in compagnia, giusto per restare più vigili mentre cerchiamo di salvare la pelle alla povera Regina che abbiamo giurato di proteggere a costo della vita.


Seriamente? Bah, per tutto il libro mi sono chiesta se fossero davvero delle guardie o facessero solamente finta. L'antagonista, o meglio, gli antagonisti sono numerosi, la maggior parte dei quali sembra dirti "siamo tutte delle persone orribili e meritiamo di morire". Credo che sia indispensabile creare un valido antagonista per il confronto col protagonista, e rendere i cattivi così piatti e stereotipati, sempre con il famoso trio di soldi, sesso e potere, mi annoia da morire e non crea nessuno spunto su cui riflettere, niente che non sappiamo già anche se non abbiamo mai letto un libro prima.

In sostanza il mondo è creato in modo orribile 
su misura della nostra virtuosa, casta e pura protagonista. Che irritante. E, ciliegina sulla torta, sua madre non sapeva regnare perché troppo occupata a specchiarsi con l'ultimo abito di Dior. Meglio che concludo questo punto, la tastiera sta soffrendo.
Devo dire che il libro in sé mi aveva lasciata abbastanza indifferente, poi mettendo tutto nero su bianco sono esplosa come un fiume in piena!
Detto questo, non lo boccio completamente, alla fine l'ho letto e sono sopravvissuta. Credo che sia una storia ancora da raccontare, con molto potenziale non sfruttato e molte storie che devono ancora continuare. Nonostante non sia un capolavoro di coerenza e originalità lo premio in fiducia con due peperoni e mezzo!





-Kira


5 commenti:

  1. Salve ragazze!
    Complimenti per il blog :) se volete passate da me!

    http://nothingbutchrissi.blogspot.it/

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    1. Grazie, anche se è ancora un po' spoglio :)
      Passeremo di certo!

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  2. peccato, perché la copertina mi ispirava proprio! xD

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    1. Io vorrei ancora leggerlo, anche se kira(?) ci ha messo parecchio a finirlo e la copia era sempre sotto il letto a prendere polvere. Magari, se guardo bene, la ritrovo lì!

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    2. La copertina si è rubata tutto il denaro, l'unica cosa che meritava del libro! Anche l'impaginazione è meravigliosa, con un finto rovinato/usurato sui bordi *3*

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